Qual è il meccanismo che ci fa perdere i sensi?


Lo svenimento è determinato da un ridotto afflusso di sangue al cervello.
Il fatto provoca sofferenza delle cellule cerebrali e perdita di conoscenza, perché è scarso l’apporto di ossigeno e di glucosio, che sono il carburante delle cellule.
Due sono i tipi di svenimenti.
Quello fisiologico, chiamato anche “lipotimia”, è una perdita di conoscenza per pochi secondi e si verifica quando alla periferia del sistema circolatorio si ha un allargamento del diametro dei vasi che così fanno arrivare meno sangue al cervello.
La dilatazione periferica è una reazione indotta dal sistema neurovegetativo in caso di caldo eccessivo, stress prolungati, emozioni violente.
Se, per esempio, d’estate si sta in piedi per parecchio tempo, le vene delle gambe tendono a cedere, il sangue allora ristagna e la circolazione è affaticata.
Cosa fare se qualcuno perde i sensi?
In caso di svenimento è necessario stendere il paziente, in modo che la testa sia sullo stesso piano del cuore, e sollevargli le gambe per favorire l’afflusso del sangue al cervello.
Esiste un altro tipo di svenimento, patologico, ed è la sincope: la perdita di conoscenza è in questo caso prolungata.
È sempre determinata da un ridotto afflusso di sangue al cervello, ma all’origine c’è un’aritmia cardiaca, dovuta a un funzionamento irregolare del battito cardiaco.

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